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Rivitalizzare la salute dell'intestino: la ricerca rivela l'impatto positivo dei bagni termali

2024-01-31

In una recente esplorazione pubblicata sulla rivista Scientific Reports, i ricercatori hanno approfondito gli effetti trasformativi delle sorgenti termali giapponesi sul microbiota intestinale di individui sani. I risultati fanno luce sugli convincenti vantaggi di abbandonarsi alle sorgenti terapeutiche.

Sfondo

La pratica di immergersi nell'acqua termale o minerale, nota come balneoterapia, è stata a lungo associata a una miriade di benefici per la salute. Dal miglioramento della qualità della vita e del sonno per chi soffre di patologie cutanee e muscolo-scheletriche all’alleviamento di problemi come ipertensione, stress, malattie cardiovascolari, osteoartrite, fibromialgia e vari sintomi ginecologici, reumatologici e dermatologici: il potenziale terapeutico è vasto. Si ritiene addirittura che la balneoterapia abbia un impatto positivo sugli individui affetti da psoriasi e dermatite atopica influenzando sia la pelle che il microbiota intestinale.  

 

La legge giapponese sulle sorgenti termali classifica le sorgenti termali terapeutiche in dieci tipi distinti in base alla composizione e alle concentrazioni delle sostanze. Tuttavia, i benefici terapeutici specifici di ciascun tipo e il loro impatto su individui sani senza condizioni di salute preesistenti sono rimasti inesplorati.

Svelare l'impatto: le sorgenti termali e il microbioma intestinale

In uno studio innovativo, i ricercatori hanno studiato l'influenza di varie categorie di sorgenti termali sul microbioma intestinale in un gruppo di individui sani. Lo studio, condotto nell'area di Kyushu, si è concentrato su partecipanti di età compresa tra 18 e 65 anni che non avevano sperimentato un bagno termale nelle due settimane precedenti ed erano esenti da malattie croniche.  

 

I partecipanti hanno selezionato una struttura termale e si sono immersi quotidianamente nella stessa vasca per un minimo di 20 minuti per sette giorni consecutivi. Durante l’esperimento, i soggetti hanno mantenuto le loro consuete routine, hanno rispettato orari dei pasti regolari e sono stati avvisati di non bere eccessivamente e di mangiare troppo. Coloro che non erano in grado di soddisfare questi criteri sono stati esclusi dall’analisi. Campioni fecali sono stati raccolti prima e dopo l'esperimento per l'analisi del microbiota, identificando i generi più diffusi.

Risultati chiave

Lo studio ha coinvolto 127 partecipanti, di sesso diverso, e i loro campioni fecali sono stati esaminati dopo aver completato l'esperimento nelle sorgenti termali. Le sorgenti termali sono state classificate in tipi semplici, cloruro, bicarbonato e zolfo in base a criteri specifici di temperatura e sostanza disciolta. 

 

Notevoli aumenti batterici sono stati osservati in sette categorie, con Oscillibacter e Parabacteroides nei bagnanti semplici delle sorgenti, Ruminococcus, Oscillibacter e Bifidobacterium bifidum nei bagnanti delle sorgenti bicarbonate, e Alistipes e un'altra specie di Ruminococcus nei bagnanti delle sorgenti sulfuree. Oscillibacter era l'unico batterio trovato in più gruppi. È interessante notare che non sono stati notati cambiamenti significativi negli individui che utilizzavano sorgenti di cloruro.  

 

Il cambiamento più significativo è stato osservato in B. bifidum, mostrando un sostanziale aumento del 2,8% negli individui che si bagnano nelle sorgenti di bicarbonato. Le sorgenti semplici sono correlate con un aumento dello 0,7% dei Parabacteroides, mentre gli Oscillibacter, prevalenti in due gruppi, sono aumentati dello 0,31% in quelli che utilizzano molle al bicarbonato e dello 0,14% in quelli che utilizzano sorgenti semplici. Le sorgenti sulfuree hanno mostrato un aumento delle concentrazioni di Alistipes dell'1,5% e di Ruminococcus2 dello 0,87%.

Sorgenti termali e microbiota intestinale: una potenziale frontiera

In questo studio innovativo, il primo nel suo genere ad esplorare l'impatto dei bagni termali sul microbiota intestinale, sono emerse conclusioni interessanti. Si è scoperto che le proprietà minerali distintive inerenti ai diversi tipi di sorgenti termali alterano in modo univoco il microbioma intestinale, mostrando un aumento delle concentrazioni di batteri specifici. Questi risultati di base aprono la porta a ricerche future per approfondire come questi profili chimici possono essere sfruttati per indirizzare precise risposte microbiche.  

 

Di particolare interesse è il notevole aumento delle concentrazioni di B. bifidum osservato negli individui che utilizzano sorgenti di bicarbonato. Questo batterio, noto per migliorare la tolleranza al glucosio, alleviare la stitichezza, rafforzare l’immunità intestinale e fornire protezione contro le infezioni enteropatogene, suscita un notevole intrigo. Mentre altri batteri mostrano effetti contrastanti: i Parabacteroides, ad esempio, possono esacerbare i sintomi della sclerosi laterale amiotrofica (SLA), ma sono anche collegati alla longevità.  

 

Lo studio riconosce una limitazione significativa, vale a dire l'assenza di un gruppo di controllo e il ricorso a un confronto prima-dopo. Gli sforzi futuri in questo campo possono risolvere questo problema incorporando un "controllo della sauna" o introducendo un gruppo che "non fa il bagno". L’espansione dei pool di partecipanti tra diverse comunità garantisce una più ampia generalizzabilità. Il lavoro successivo in quest’area mira a perfezionare le terapie per vari problemi di salute, promuovendo la proliferazione di batteri benefici e frenando al tempo stesso l’aumento di generi meno favorevoli.  

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